Non so voi, ma, personalmente, ogni volta che vado al ristorante, a fine cena chiedo sempre se hanno il semifreddo. Se poi hanno il semifreddo al croccantino, ancora meglio!
Purtroppo, non sempre riesco a trovarlo, anzi, in realtà, non lo trovo quasi mai e devo ripiegare su qualche altra cosa perché un pasto, senza dolce, non si può concludere.
Ho così deciso di provare a realizzare questo meraviglioso dessert da solo e, dato che sono rimasto contento dal risultato, ho deciso di condivedere questa ricetta con quanti di voi vogliano provare a realizzarla.
Ma veniamo al dunque. Cosa occorre per preparare il semifreddo al croccantino?
Ingredienti
- nr. 2 uova
- 300 ml di panna fresca
- 100 gr di croccantino di nocciole
- nr. 1 busta di vanillina
- 50 gr di zucchero
Per la decorazione
- Granella di nocciola
- Salsa a piacere (cioccolato, caramello, mou, ecc…)
Procedimento
I passaggi per la realizzazione di un semifreddo sono estremamente semplici, quindi basta seguire il procedimento e tutto verrà da sè, senza alcuna difficoltà.
Prima di tutto mettiamo in un contenitore i due tuorli di uova, lo zucchero e la bustina di vanillina. Aiutandoci con una frusta elettrica, amalgamiamo gli ingredienti fino a che il composto non diventi di un bel colore giallo chiaro e dalla consistenza spumosa.
In un’altra ciotola mettiamo la panna fresca e, sempre aiutandoci con una frusta elettrica, montiamola.
Versiamo la panna montata nel contenitore con i tuorli d’uova montati e, delicatamente, amalgamiamo i due composti per bene.
In una ciotola versiamo gli albumi d’uova, aggiungiamo un pizzico di sale, e, con la solita frusta elettrica, montiamo a neve ben ferma.
Versiamo gli albumi montati nell’altro recipiente contenente la panna ed i tuorli d’uova e, con movimenti delicati, dal basso verso l’alto, amalgamiamo i composti. Mi raccomando la delicatezza altrimenti rischiamo di smontare sia la panna che gli albumi senza ottenere il risultato desiderato.
A questo punto manca l’ingrediente che darà il gusto al nostro semifreddo, cioè il croccante.
Pestiamo oppure tritiamo il croccante ed amalgamiamolo al composto precedentemente ottenuto. Personalmente preferisco lasciare qualche nocciolina caramellata intera ed inserirle qua e là per rendere più consistente l’assaggio.
A questo punto non ci resta che versare il composto all’interno del recipiente prescelto e lasciarlo riposare in freezer per almeno tre ore.
Prima di servire, bisogna decidere con quale salsa vogliamo presentare il nostro dessert in tavola. Al cioccolato, personalmente, preferisco sempre la salsa mou, ma dipende dai gusti. In entrambi i casi, versate un po’ di salsa sul fondo del piatto, adagiate il semifreddo sulla salsa, versate a filo altra salsa sul dessert e cospargete con granella di nocciola.
A questo punto la ricetta è completa, ma, per i più curiosi, come me, è d’obbligo qualche piccola precisazione.
Prima di tutto preferisco sempre fare da me tutto ciò che posso. Ad esempio, il croccante non l’ho comprato, ma l’ho fatto io. Qui potete trovare la ricetta del croccante.
Stesso discorso vale per la salsa mou. E’ adorabile, non trovate? Ecco a voi, quindi, anche la ricetta della salsa mou anche detta salsa al caramello.
Un’ultima precisazione riguardo alle dosi che ho utilizzato in questa ricetta ed al contenitore da utilizzare. Le dosi sono abbastanza “povere” perché suppongo che prima di somministrarlo ad amici, parenti e conoscenti, abbiate la coscienza ed il buon cuore di testarlo su voi stessi. Successivamente le dosi si possono raddoppiare, triplicare e così via. Per quanto riguarda il contenitore, anche se non sembrerebbe, è una scelta importantissima. Si possono usare le cupoline (quelle che si usano anche per le delizie al limone) oppure uno stampo per plum cake oppure degli stampi in silicone. Tutto dipende dall’effetto desiderato.
Quando estraete il semifreddo dal freezer, per aiutarlo a venir fuori dallo stampo, potete versare dell’acqua calda in una ciotola ed immergervi la parte posteriore dello stampo per qualche secondo e poi aiutarvi con un coltello per sformarlo quanto meglio è possibile ricordando che la perfezione, nella quasi totalità dei casi, non è bella come la genuinità!